Un anno senza assillo


35 mesi


Ci sono soltanto tre modi efficaci per educare:
con la paura, con l'ambizione, con l'amore.
Noi rinunciamo ai primi due.
Rudolf Steiner


Siamo tornati dalle vacanze e ogni cosa sembra come trentotto giorni fa. Le incessanti gite alla porta, le aperture di tutte le antine dei pensili della cucina, le uscite interminabili dalle 10 di mattina alle 8 di sera. Uff! In compenso siamo molto abbronzati.
:-)

Prima di partire avevo promesso di svelare il nostro asso nella manica e lo faccio ora, mentre soffia un venticello autunnale che non promette niente di buono nel ramo "giardinetti".

Esclusa la Scuola d'Infanzia, il corso di psicomotricità e il corso di acquaticità - dovrei entrare in vasca anch'io finché il Royal Baby non si decide a parlare, ma mi sono beccata da un anno e mezzo una candida recidivante e di piscina non se ne parla fino al prossimo secolo - tornando da un colloquio alla scuola Nuova Educazione (per saperne di più, leggete qui e qui) mi imbatto in una targhetta in corridoio:



Spazio Montessori
uno spazio per la famiglia



Mi suona un campanello. Avevo già visto questo logo in una Casa dei Bambini Montessori. L'avevo mentalmente scartato, perché sembrava essere un asilo nido e noi eravamo già fuori tempo massimo, così avevo buttato via il dépliant illustrativo.

Ma ora sono davanti alla loro porta. E' il Destino che bussa alla mia, di porta? Wow! Porta chiusa!
^_^

Numero di telefono. Chiamo. Risponde Sonia. Non so bene cosa dire: sono una mamma semi-disperata con un figlio disperante che non dice una parola, non mangia da solo, porta il pannolino, scappa di casa, si fa venire una convulsione ogni volta che si chiude una porta e non sta in nessun luogo, tantomeno all'asilo. Un bambino luogo-non luogo per dirla con Marc Augé.

Ok. No. Dovrei dire questo, ma no. Ci sono sempre i servizi sociali e gli accalappiacani in agguato. Ormai le redini della mia vita sono mie e non le mollo.

Quindi dico: Buongiorno. Sono la mamma di un bimbo che compirà tre anni in ottobre. Mio figlio, Cico, è il vostro allievo ideale: travasa, sposta oggetti, fa le pulizie, scarica la lavastoviglie, beve dal bicchiere di vetro. Vorrei sapere se, dato che è nato alla fine dell'anno, lo accettereste con voi a settembre. Ci possiamo incontrare?

Ecco come trasformare una faticaccia quotidiana H24 (sempre per dirla con Crozza) in una passabile presentazione. Potere della comunicazione. Del giornalismo. Del marketing. Della pubblicità. Devo farmi assumere da qualche ditta di schifezze.

Appuntamento nello spazio dei più piccoli. Nell'altro, quello destinato ai Cico più grandicelli, non si può andare fino al prossimo anno educativo. Davanti a me Sonia e Isabella, con un immacolato grembiule bianco e soprascarpe azzurre, sembrano due Fate Turchine. Parlano a voce bassa, sorridono. Sono due mamme che facevano due mestieri diversi da quello di maestre. Poi una scelta: formarsi come educatrici montessoriane. Ma non possono farlo nella scuola, perché non sono laureate in Scienze della Formazione, quindi scelgono la fascia 0-3 anni. Ma anche Maria Montessori la considerava una fascia d'età aperta verso i 4 anni. Ergo sanno benissimo chi è Cico.

Parliamo di lui, della sua storia. Comprendono al volo. E in un attimo l'accordo è fatto. Si comincia il 17 settembre. Domani.

DA SOLI NOI DUE. Primo plusvalore. Faremo un paio di incontri Cico, io, Sonia, Isabella. Più individualizzato di così!

Voglio restare sul pezzo di cronaca, quindi mi fermo qui nell'emozione del momento. Domani aggiornerò il blog con le prime impressioni e soprattutto spiegando bene che cos'è e come è organizzato questo Spazio Montessori che ha bussato alla nostra porta.


Ecco c

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