sabato 21 settembre 2013

Spazio Montessori - prima parte

35 mesi + 5 giorni

Si deve considerare sacro lo sforzo occulto dell'infanzia:
quella laboriosa manifestazione merita un'accogliente aspettativa, poiché in questo periodo di formazione si determina
la futura personalità dell'individuo.
Da tale responsabilità nasce il dovere di studiare
e penetrare con approfondimento scientifico
le necessità psichiche del bambino
e di preparargli un ambiente vitale.
Maria Montessori
 
 
Lo Spazio Montessori è un laboratorio di osservazione del bambino accompagnato da un adulto di riferimento - mamma, papà, nonni, baby-sitter, zii particolarmente curiosi - che resta con lui discretamente a notarne i progressi e le caratteristiche relazionali.
Questi spazi sono dedicati ufficialmente alla prima infanzia (0-36 mesi), ma sono aperti a tutti coloro che hanno a cuore un graduale inserimento del proprio figlio in un ambiente organizzato.
 
Le prime a realizzare questi spazi sono state le suore missionarie nei paesi poveri dell'America Centrale e del Brasile. E' in particolare il Messico che si distingue per la presenza di luoghi dove i bambini piccoli potessero trascorrere del tempo con le loro mamme in una dimensione gioiosa. L'obiettivo è quello di avviare all'autonomia bimbi altrimenti abbandonati a se stessi. Che cosa meglio del metodo Montessori per dare forma a questo progetto?
 
In Italia ci hanno pensato Sonia Zecchi e Isabella Micheletti dopo aver notato come i genitori siano troppo spesso esclusi dall'osservazione dei propri figli in un contesto formativo. Sia al nido, sia alla scuola dell'infanzia, per non parlare degli anni successivi, infatti, è difficile sapere esattamente in quali attività siano impegnati i bambini, ma soprattutto con quali modalità avvenga la loro partecipazione alle suddette attività. Ecco dunque che gli spunti di insegnanti ed educatori, in famiglia cadono purtroppo nel vuoto.
 
Il metodo Montessori, per le sue caratteristiche di concretezza e di inclusione della quotidianità nella didattica, si presta molto bene ad essere riproposto anche a casa; e si presta bene anche a valorizzare doti innate che tutti i bambini posseggono, ma che spesso restano inespresse, sopraffatte come sono da un'intellettualizzazione precoce.
 
Per fare questo, pertanto, occorre che almeno un adulto che solitamente frequenta il bambino possa assistere alle giornate educative.
 
Lo Spazio Montessori è diverso per i piccolissimi (fino a 18-24 mesi) e per i più grandi (da 24 mesi a 36-42 mesi). Mi concentrerò su quest'ultimo, arredato dall'architetto Giovanni Pignataro cultore dell'arte del legno.
 
Si tratta di un grande salone rettangolare, con la porta posta su un lato corto. Di fianco alla porta una lunga cassettiera ospita sul ripiano più alto una selezione di testi di Maria Montessori e dispense per l'approfondimento. Davanti alla cassettiera, un cerchio di sedie è predisposto per gli adulti in visita che si potranno intrattenere a leggere e conversare.
 
Di fronte allo spazio genitori, c'è lo spogliatoio dei bambini che consiste in un armadietto senz'ante con grucce appese a un'asta e cestini per le pantofole. Ognuno ha un piccolo simbolo adesivo e il nome in corsivo. Davanti un tappeto con due seggioline per sfilare le scarpe.

 
 
Questo ingresso/angolo di lettura occupa circa 1/3 del salone ed è diviso dal resto della stanza da due scaffali bassi su ruote che creano un varco verso l'area riservata ai bambini.
 
Una volta entrati lì, si nota che gli scaffali, divisi a ripiani, contengono tutta una serie di vassoi, ognuno dedicato a un'attività diversa. Mi sembra di aver notato - per ora - il vassoio dei travasi liquidi, dei travasi solidi, dell'infilare, degli aromi. Ma altri ce ne sono di cui sono curiosissima... Vi farò sapere.
 

 
 
Lungo i due lati lunghi dello spazio sono allineati in bell'ordine altri strumenti per le attività di vita pratica, ognuno appeso a un gancio basso. Tra quelli che ricordo: scopa, paletta e secchio per la spazzatura; armadietto con maglioni e indumenti da piegare e riporre; scatola delle noci con mestoli; vassoio delle schede delle nomenclature semplificate.
 
Il lato corto che chiude il locale è occupato per intero da una specchiera, simile a quelle per la danza, alla cui base un tappetone con cuscini è pronto per accogliere i piccoli lettori in erba: bei libri illustrati sono appesi lì a fianco in una tasca arancione.


 
 
Al centro dell'area bambini fanno bella mostra di sè diversi tavolini quadrati di legno bianco con le seggioline coordinate, ciascuno decorato con una piantina. Al soffitto veli di tulle bianco e mobile di farfalle colorate, musica classica a basso volume che si diffonde dolcemente.
 
 

2 commenti:

  1. Lo è davvero, cara Isabella!
    Spero che possiate prendere spunto per la vostra iniziativa di genitori.

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